L’iconico marchio Riva della Ferretti Group in esposizione al FLIBS 2018 con l’eleganza innata e lo stile senza tempo che attraversano storia e contemporaneità.

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L’iconico marchio Riva, dal 2000 parte di Ferretti Group, ha esposto al FLIBS 2018 alcuni modelli dall’eleganza rigorosamente italiana combinata alle caratteristiche tecniche innovative del XXI secolo. I modelli presenti: Riva 88’ Domino Super e il Riva 88’ Florida, il Riva Perseo da 76 feet, il Riva Rivale da 56 feet, il Riva Rivamare da 39 feet, il Riva Acquariva Super da 38 feet ed il Riva Iseo da 27 feet. L’emblematico nome di quest’ultimo ci riporta alla storia del marchio Riva: Iseo, come il lago sul quale si affaccia Sarnico cittadina bresciana che ha dato i natali a quello che è diventato in seguito uno dei capisaldi dell’italianità nel mondo nautico, il marchio Riva.  

Fu infatti nel 1842 che Pietro Riva, dopo una devastante tempesta riuscì a recuperare parte delle imbarcazioni, aggiudicandosi la fiducia della gente locale dando così origine al primo cantiere Riva al quale il figlio Ernesto apportò innovazioni introducendo sulle imbarcazioni il motore a scoppio e dedicandosi a barche da diporto. Fù tuttavia Serafino Riva che, finita la guerra, riuscì a trasformare il cantiere del nonno nell’iconico marchio Riva vincendo, fra gli anni 20 e 30 numerose competizioni che lo vedevano gareggiare con motoscafi da corsa con, l’amico nella vita e rivale in acqua, Giuseppe Guerini, soprannominato il “Nuvolari della Motonautica” e consegnando in questo modo il marchio alla storia. Attorno al 1950 nacque lo spider del mare, il motoscafo sportivo che diventerà in seguito il Corsaro ed è Carlo Riva a dirigere l’azienda di famiglia selezionando i migliori materiali e i più esperti artigiani che definiscono le creazioni Riva come veri e propri oggetti del desiderio da parte di famiglie reali, celebrity, sportivi e uomini d’affari. Leggendarie  sono infatti le immagini di repertorio della storia Riva, che rappresentano paparazzi, dive con foulard e occhiali da sole, amori da copertina, lusso ed eleganza senza tempo. Immagini che fanno il giro del mondo e creano il mito della dolce vita  italiana. 

Tutto un ventaglio di celebrity hanno identificato in Riva lo stile e la raffinatezza del gusto italiano: da Brigitte Bardot con il suo Florida al Re Hussein di Giordania che ormeggiava a Santa Margherita Ligure il suo Super Aquarama, da Anita Ekberg con il suo Tritone ad Elizabeth Taylor e Richard Burton, che utilizzavano uno Junior come tender del loro yacht, dallo Scià di Persia che si innamorò del Riva 2000 a Sofia Loren. Nemmeno il più carismatico fra gli 007 fu immune al fascino Riva; Sean Connery, acquistò un Rudy, tre anni dopo aver rinunciato alla famosa serie.

Elogio al genio di Carlo Riva fu quello di individuare il fenomeno del mito della velocità e delle auto da corsa dando vita ad una serie di barche in legno dal design inconfondibile: tra queste l’Ariston, cui seguiranno il primo bimotore Tritone,  il Sebino che inaugura la produzione in serie e il Florida, che nel nome evoca il modello americano in voga negli anni dell’American Dream fatto dei famosi cinerama, grandi schermi cinematografici sperimentali sui quali venivano proiettati i film e  da cui ha preso il nome il simbolo per eccellenza del marchio Riva: il modello Aquarama, con il prototipo Lipicar 1, il cui slogan vertiva su tre semplici parole chiave: sole, mare e gioia di vivere. Il sogno della dolce vita  italiana dal sapore americano. 

Ma l’asprezza del clima sindacale italiano sconfortano Carlo Riva al punto da portarlo a vendere l’azienda di famiglia all’americana Whittaker mantenendo le cariche di Presidente e Direttore Generale. Nel 1969 nasce la produzione in vetroresina con i primi due modelli: il day cruiser Bahia Mar 20′ e il cabinato Sport Fisherman 25’, con le finiture di entrambe i modelli in legno a vista, come vuole la tradizione. Fra il 1970 e il 1990 nascono il St. Tropez e il Superamerica, che sarà il primo importante cabinato a rimanere sul mercato per oltre 20 anni. Carlo Riva rinuncia alle cariche nel 1971, lasciando il posto a Gino Gervasoni, marito della sorella e suo partner già dagli anni 50. 

La produzione dei runabouts prosegue fino al 1996 con la costruzione dell’Aquarama Special, numero 784, l’ultimo esemplare prodotto. Gino Gervasoni abbandonerà la società  mettendo fine alla partecipazione della famiglia Riva nell’azienda di famiglia 41 anni dopo per vendere il marchio al gruppo inglese Vickers, già proprietario del marchio Rolls-Royce.

Nel 1991 Riva presenta al Salone Nautico di Genova la prima barca progettata da Mauro Micheli, il 58′ Bahamas.

È solo il 1 maggio 2000 che il gruppo Riva torna a far parte della bandiera tricolore grazie a Norberto Ferretti, amico di vecchia data di Carlo Riva e presidente della Ferretti Group che riconosciuta l’eccellenza del marchio ne acquisisce il cantiere con il preciso obiettivo di ridare lustro al marchio e ai prodotti puntando sulla qualità, sul design e sull’unicità inequivocabili di Riva. Una grande cerimonia fatta sul lago di Iseo, luogo di origine del cantiere Riva e luogo divenuto famoso dopo l’installazione di Christo dal titolo The Floating Piers: una sfilata rappresentativa di tutti i modelli prodotti nel tempo, in testa ai quali l’Aquarama con a bordo Carlo Riva e Norberto Ferretti a firmare un sodalizio che durerà negli anni garantendo l’alta qualità dell’artigianato italiano e la progettazione, nel rispetto dei canoni di Riva, degli ambienti interni ed esterni affidati a Officina Italiana  Design.

Da allora il cantiere di Sarnico è sede de La Plancia, l’avveniristico studio di Carlo Riva, tutelato con tutto il cantiere dalla Sovrintendenza ai Beni Ambientali, mentre il polo produttivo, tecnico, logistico e commerciale è invece a La Spezia e si estende su una superficie complessiva di oltre 60.000 mq, di cui quasi 13.000 mq coperti.

Primo esemplare prodotto dall’acquisizione da parte del gruppo Ferretti è l’Aquariva, che concentra in 33 piedi tutto il DNA della futura produzione. Da allora Riva ha sviluppato una gamma esclusiva e diversificata di imbarcazioni in vetroresina, dai 27 ai 164 feet e oggi composta da 14 modelli: Iseo, Aquariva Super, Rivamare, Riva 56’ Rivale, 63’ Virtus, 66’ Ribelle, 76′ Bahamas, 76′ Perseo,  88’ Domino Super, 88’ Florida, 90’ Argo, 100′ Corsaro, 110′ Dolcevita, 50 mt. 

Oggi giorno Riva e Ferretti Group sono presenti in Asia, e in  America, a Fort Lauderdale precisamente con l’American Manager Benjamin Croucher, sempre in sintonia con la filosofia Riva che si ben si riassume nelle parole di Mauro Micheli: “Non amiamo le barche ‘chiassose’, da cui trapelano soluzioni di puro virtuosismo formale. Non indulgiamo a connotazioni gratuite, di troppo facile impatto scenico. Amiamo il design classico, rigoroso e pulito, dove la parola d’ordine è togliere, non aggiungere. Con l’obiettivo di raggiungere l’essenza di uno stile unico, inconfondibile, ove l’innovazione si incontri e si sviluppi nell’armonia di una tradizione diventata ormai leggenda”.

L’eccezionalità delle barche Riva sono gli interni che ne fanno delle vere e proprie opere d’arte galleggianti, sia che si tratti di open, flybridge o coupé. 

Attorno al brand ruota un intero merchandising fatto da modelli in scala, affidati a Kiade, società leader nel settore, per coloro che possono solo sognare in miniatura un modello Riva.  Oltre a questo, T-shirt, cappellini, foulard, cover, portachiavi, libri e oggetti di arredamento: lampade, sedie e tavoli per chi al marchio Riva non rinuncia nemmeno sulla terraferma.

Sebbene il concetto di barca di piccole dimensioni sia ancora lontano dal concetto di Boat americano il FLIBS ha rivelato una crescita di oltre il 9% rispetto al 2017, rappresentando oggi il 36% del mercato di Ferretti Group, grazie anche ad Allied Marine, storica società americana di commercializzazione yacht e dealer esclusivo per Ferretti  Group.

E così a testimonianza del fatto che nella sua crescita ed evoluzione Riva si conferma icona del lusso non ci rimane che ammirare quel bel mogano caratteristico che distingue il marchio Riva da tutta la concorrenza.

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