Le sensazioni e i virtuosismi di Luis Alvarez Roure.

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Dalla collaborazione di Miami Niche con Realism Today, la rivista web di Streamline Publishing Inc., l’intervista di questo mese a Luis Alvarez Roure: I virtuosismi di Luis Alvarez Roure

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Il poeta rinascimentale Torquato Tasso sosteneva che la musica fosse una delle tre virtù in grado di elevare l’animo umano alla beatitudine celeste. Le altre due erano la poesia e l’arte: la poesia come imitazione della natura e pertanto colta nel suo significato ideale e l’arte come argine della follia. Luis Alvarez Roure, che sarà fra i faculty members di Realism Live, online dal 10 al 12 Novembre, 2023, con un notevole background musicale, menzionando una citazione di uno dei sui musicisti preferiti -Claude Debussy- sostiene che la musica è l’aritmetica dei suoni così come i colori sono la geometria della luce. 

Alexander. Oil on panel, 12 x 12 inch.

Originario di Porto Rico, Luis Alvarez Roure, ha abbandonato la terra natia per trasferirsi a New York, dove, in compagnia dell’inseparabile moglie Maritza, ha conseguito il master in musica. Raggiunto l’obiettivo -perseguito su suggerimento del papà che voleva che affinasse l’orecchio alla musica declinando questa sensibilità a tutti gli aspetti della vita- Roure ha scelto di dedicarsi all’arte: altra sua grande passione che lo ha accompagnato sin da bambino. 

A New York ha frequentato la Art Students League: fra le più prestigiose istituzioni artistiche americane dalla quale sono passati artisti moderni e contemporanei che hanno fatto la storia dell’arte americana. Fra i suoi insegnanti uno in particolare ha catturato la sua attenzione sia per il suo modo unico di catturare l’essenza dei soggetti rappresentati sia per la sua particolare visione dell’arte intesa come esagerazione di forme e colore:  Nelson Shanks, una figura di spicco nell’ambiente, che è stato per lui sia un mentore che un maestro di vita. 

Grazie agli insegnamenti ricevuti e alla sua caparbietà Roure è riuscito a trasporre la sua “Bravura” – termine che, nell’ambiente musicale,  rappresenta un passaggio di grande intensità- al mondo dell’arte, con le sue pennellate virtuose e sgargianti, che lo hanno portato a relegare la passione per il pianoforte a puro diletto personale o per qualche intimo momento da condividere in famiglia o con gli amici in compagnia di Maritza.“Oltre ad essere una pianista straordinaria Maritza è anche la mia prima critica d’arte poiché possiede un incredibile occhio critico capace talvolta di mettermi in soggezione”, ha dichiarato l’artista riguardo alla moglie. 

Masquerade, 2020. Oil on linen, 46 x 40 inch. Draper Grand Prize and People Choice Award  winner at the 24th  Portrait Society of America. Private Collection.

La scelta di essere pittore full time, buttandosi anima e corpo nell’arte e cogliendo le sfaccettature che accomunano l’arte e la musica, ha dato frutti prodigiosi poichè Roure ha ottenuto importanti riconoscimenti, fra i quali:  il titolo di Living Master riconosciuto dall’Art Renewal Center (ARC) e la proclamazione a vincitore del prestigioso Draper Grand Prize e del People Choice Award, indetto dalla Portrait Society of America nel suo ventiquattresimo incontro annuale. 

Le sue opere oggi sono presenti in rinomate collezioni pubbliche e private, fra le quali:  la National Gallery- Smithsonian,  la Federal Reserve di Washington, D.C. e il Museu Europeu d’Art Modern di Barcellona, Spagna.

Joshua Bell, 2019. Oil on linen, 60 x 40 inch. Collection of the Smithsonian National Portrait Gallery, Washington D.C.

Dal punto di vista tecnico il disegno e la pittura di Roure  prendono forma direttamente sulla tela senza l’esecuzione di sketches preparatori. “Sometimes the study are so good that they don’t need to be work again and I completely satisfy about it and then there is no energy anymore to do a new one based on the study because the energy is in it”, ha dichiarato l’artista che considera gli sketches una composizione finale a tutti gli effetti.  

Se inizialmente per la realizzazione delle sue opere Roure si affidava alla grisaille come strumento compositivo di riferimento, oggigiorno si muove in maniera assolutamente libera al punto da considerare la grisaille una vera e propria prigione, capace di limitare la sua libertà di espressione e di vincolare eventuali  spostamento compositivi  in corso d’opera. 

Il processo compositivo di Roure si basa sulla pittura “alla prima” che realizza dal vero direttamente sulla tela con una serie di tracce leggere realizzate a matita sul quale poi imprime il colore in maniera audace, quasi aggressiva, facendo emergere tutta l’emozione  suscitata dal soggetto da rappresentare. 

“I like to go directly to the painting and I like very much that surprise that I don’t know exactly how it will gonna be like. And to me this is very exciting”, ha dichiarato l’artista. 

Tuttavia al fine di focalizzare i dettagli che possono sfuggire alla memoria visiva l’artista realizza centinaia di fotografie catturate da angolazioni differenti e che mettono i risalto dettagli che possono sfuggire, in seguito, alla memoria visiva. Durante il processo compositivo, al fine di aderire il più possibile alle sue intenzioni tende a porsi costantemente la domanda: “What I’m looking for”. Una domanda che lo riporta alla forma mentis originaria  impedendo al cervello di incorrere nella memoria storica che lo fuorvierebbe dalle sue intenzioni di offrire sensazioni anziché inutili dettagli del soggetto.

Philip Glass, 2016. Oil on panel, 16 x 16 inch. Collection of the Smithsonian’s National Portrait Gallery. Washington D.C.

A differenza di molti pittori realisti Luis Alvarez Roure ammira le opere di Claude Manet, in particolare l’”Olympia”, opera conservata la Museo d’Orsay di Parigi che quest’anno ha avuto modo di contemplare dal vivo. 

Secondo Roure, Manet ha dato il via alla pittura moderna rifiutando in maniera assoluta le etichette del tempo, prima fra tutte quella di pittore impressionista. Quel che lo ha colpito di Manet è stato il suo modo di separare il soggetto in maniera quasi scultorea rispetto al background, senza soffermarsi sui dettagli quanto piuttosto sulle sensazioni che ne scaturiscono e sull’abilità di rendere reale ciò che è in realtà frutto di sensazioni.  

Un processo che è alla base del suo modus operandi attuale e del quale ha dichiarato: “Quello che cerco di fare è esplorare tutto me stesso e cercare di dare le sensazioni di qualcosa di molto reale ma che non deve necessariamente essere espresso con dettagli, e per me questo è un miracolo”. Un processo mentale e pittorico che ha richiesto molti anni  prima di essere messo a fuoco ma nel quale oggi si riconosce perfettamente in qualità di pittore.

Secondo Roure per affinare l’abilità del disegno e approcciarsi all’uso del colore con la pittura è necessario studiare i grandi maestri del passato, in particolare le opere lasciate incompiute dal quale è possibile scoprire i segreti dei grandi maestri  e soprattutto  traducendo immagini a colori in immagini in bianco e nero poiché la comprensione dei valori tonali precede e facilita l’utilizzo dei colori.

Spring, 2019. Oil on wood, 42 x 24 inch.

Per la sessione dimostrativa di Realism Live Roure realizzerà le fasi iniziali del suo approccio al ritratto eseguito con una modella dal vivo. L’approccio di Luis Alvarez Roure vi sorprenderà per la semplicità con la quale saprà portarvi nel suo mondo in cui i dettagli lasciano il posto ai virtuosismi con i quali cattura le sublimi emozioni che derivano dalla connessione e dall’osservazione dei soggetti rappresentati. Le loro espressioni e le loro pose trasmettono il senso della vita che deriva non solo dall’osservazione, ma anche da una connessione intuitiva tra le persone”.

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