Tra il Leggibile e l’opaco: approccio ad un ideale messo in pratica, 19 artisti in esibizione alla Bakehouse Art Complex fino al 20 Gennaio 2020.

This post is also available in: en

Tra il leggibile e l’opaco: approccio ad un ideale messo in pratica questo è il titolo dell’esibizione aperta alla Bakehouse Art Complex (BAC) e curata da Adler Guerrier, inaugurata sabato 11 ottobre (e in esposizione fino al 31 Marzo 2020) alla presenza, fra gli altri, del Direttore Cathy Leff.

Ci sono tanti modi di interpretare il leggile e l’opaco: potrebbe essere il medium utilizzato per rendere in modo più affine al pensiero dell’artista l’opera, che distingue per esempio il lavoro in tecnica mista di Alain Castoriano (Sub-tropical jazz, 2019) dall’opera in porcellana di Gerbi  Tsesarkaia (Journey, 2019). 

Una lagrima por los baulas, 2019 by Lucia del Sanchez

Potrebbe riferirsi esclusivamente al solo concetto di carta sulla quale lo sviluppo del concetto si insinua come le stampe fotografiche di una bambina in tutu rosa di Juan Matos (From the series episodio de la lucha clandestina en la Habana:  Nina ne la casa de habuelo Kiki, 2019) piuttosto che sulla carta di yupo (in polipropilene è un’alternativa avvincente alle carte d’arte tradizionali, fabbricata a macchina interamente negli Stati Uniti) ed utilizzata per le geometrie degli ambienti interni nelle opere di Jenny Brillhart (Floors and days, 2019) ancora la semplice carta a grammatura utilizzata da Marielle Plaisir nella rappresentazione di figure ad inchiostro che mettono in evidenza lo sfarzo dei suoi soggetti che rimandano allo stile dei macchiaioli.  

Journey, 2019 by Gerbi Tsesarkaia

Mille e più significati che si fanno strada assumendo linee e forme avvincenti come l’opera pendente dal soffitto di Lucia del Sanchez (Una lagrima por los baulas, 2019) in schiuma EPS, gesso, resina epossidica, pigmento e acrilico, riflesso dei viaggi dell’artista in Costa Rica: una grande lacrima che scende dal soffitto che rappresenta una parte per il tutto (il mare), in una goccia, nel quale una donna nuota, rendendo il senso di percezione del luogo e delle nozioni che ne evincono che lo definiscono attraverso nozioni come  colore, materialità, uso del linguaggio e l’istantaneità: una molteplicità di letture prodotte dalle strategie proprie del significato degli artisti e da quelle dello spettatore che le interpreta.

Tra gli artisti partecipanti oltre a quelli menzionati ci sono Liene Bosquê, Jude Broughan, Robert Chambers, Irina Dakhnovskaia-Lawton, Genderfail, Ivan Grilo, Xavier Luján, Marron et Masqué, Juan Matos, Nicole Maynard-Sahar, Tana Oshima, Alice Quaresma, Carrie Sieh, and Cristina Victor.

.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *