L’inno alla vita per amore di Claire rivive nell’esposizione fotografica allestita allo Swampspace da una fotografa speciale, Sarah: sua sorella.

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Quando si scatta una fotografia, bella o brutta che sia, si celebra un istante degno di essere fissato nel tempo, una storia che merita di essere raccontata e quella di Claire è una storia che si compone di tante immagini, quelle scattate dalla sorella Sarah.  

Fotografa di professione e fondatrice dello spazio artistico Maggie Knox ad Eire, in Pennsylvania Sarah Margaret Knox Moody, ha vestito le pareti della Swampspace, galleria-studio di Oliver Sanchez, rinomato punto di riferimento per gli artisti nel Miami Design District, per celebrare la forza dirompente della sorella Claire. E lo fa con il libro The Power of Claire, i cui proventi saranno devoluti alla Collaborative Grant to Cure Osteosarcoma alla St.Baldrick’s Foundation e con un’esposizione fotografica parallela in cui emerge tutta la bellezza del loro rapporto indissolubile.  

La storia di un grande amore fraterno, celebrato nelle immagini di Claire che, bambina e adolescente inconsapevole di quel che il futuro ha in serbo per lei, diventa adulta ed è nello scorrere delle immagini, nel fiore dell’età che le viene diagnosticato un osseo-sarcoma. Claire chiamerà il tumore Band Eagle, aquila calva, come il volatile eletto ad emblema degli Stati Uniti d’America, dal momento in cui le sarà diagnosticato nel 2012, fino a quando l’osseo-sarcoma se la porterà via in una notte d’agosto del 2016 a soli 24 anni. The Power of Claire celebra il nome di una donna giovane e forte, che combinandosi con materiali messi a disposizione da Madre Natura, fiori, pietre, sabbia, ci porta in giro per il mondo dagli Stati Uniti all’Australia, dalla Francia, all’Inghilterra passando per Perù, Portogallo e Italia: il potere dell’amore. Il potere di Claire. 

Vita, speranze e sogni di una donna e della sua famiglia che rivivono attraverso le immagini di Claire e del suo corpo che ne rimane inevitabilmente segnato. Tanta crudezza realistica ma anche tanto coraggio, lo stesso coraggio che Claire ha riposto nel suo futuro, lo stesso che si percepisce in Sarah che tiene in braccio la sua bambina o negli occhi della mamma, azzurri come quelli della figlia.

 

Immagini in bianco e nero e immagini a colori nelle quali il viso di Claire incorniciato da lunghi capelli biondi si offre alla malattia senza perdere mai il piglio corrucciato di chi la Band Eagle se la mangia a colazione nonostante l’affanno. Fotografie che ci consentono di percepire la pienezza della vita di Claire, sportiva accanita, che da un primo piano del suo bel viso fino all’immagine di una situazione è in grado di portare noi spettatori, sfortunati che Claire l’abbiamo vissuta solo attraverso le sue immagini, oltre i confini, dovei l’aquila mangiatrice opportunista non è in grado di arrivare.

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