L’Essential Technique day, la giornata formativa che introduce Plein Air Live, 2023.

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Bentornati nel vivace e caloroso mondo di Streamline Publishing che ha dato il via alla quarta edizione di Plein Air Live, l’evento interamente dedicato alla pittura in plein air. 

La giornata di pre-convention è iniziata con il consueto Beginner’s day che, come già anticipato nella scorsa edizione di Watercolor Live,  ha assunto la dicitura -più calzante- di “Essential Technique day“: una giornata interamente dedicata sia a coloro che vogliono osare sperimentando la pittura in plein air,  sia a coloro i quali vogliono consolidare le proprie basi e la propria tecnica, perchè si sa: a questi eventi c’è sempre qualcosa da imparare. 

La giornata, orchestrata come di consueto, da Eric Rhoads -mente degli eventi Streamline Publishing- e dalla co-conduttrice e volto oramai noto, Kelly Kane, ha mostrato non solo una molteplicità di informazioni utili come l’organizzazione del materiale necessario per la pittura in esterna outdoor, ma anche l’esecuzione di dipinti in plein air con i molteplici e differenti medium: dall’olio all’acquerello, dal pastello alla gouache. 

Kelly Kane and Eric Rhoads, co-hosts of Plein Air Live, 2023

A fare gli onori di casa è stato Paul Kratter, artista californiano con un lungo trascorso nell’ambiente illustrativo. Per la sessione dimostrativa ha rappresentato una composizione di alberi di eucalipto enfatizzando l’importanza di realizzare rapidi sketches preliminari, che egli esegue categoricamente a penna perchè ama vedere le linee di costruzione in sottofondo.

Gli sketches preparatori sono una parte fondamentale del processo, non solo per mettere a fuoco la struttura compositiva ma anche per stabilire la scala di valori tonali, indispensabile per la buona riuscita dell’opera. Ispirato dai lavori di alcuni impressionisti californiani, quali Percy Gray, Edgar Payne, Sam Hyde Harris, William Wendt, Kratter lavora su lino applicato ad un pannello di legno sul quale abitualmente realizza un underpainting con del colore ocra sul quale esegue il block in delle forme. Dipinge a partire dal front ground per poi spostarsi al background.

Con un pennello piatto ha realizzato il fogliame degli alberi: un insieme di pennellate corte, con il pennello inclinato a 45 gradi, che ha sovrapposto con piccole variazioni di colore che enfatizzano la profondità prospettica del fogliame. Per il sottobosco ha steso invece  pennellate lunghe ed omogenee. La successiva stesura dei colori è intervallata dalla neutralizzazione dei colori complementari in modo da rendere la composizione armoniosa.  Si è concentrato sulla definizione del cielo per la cui realizzazione ha utilizzato anche i verdi  della tavolozza, armonizzando e ammorbidendo i bordi del fogliame. Per finire ha aggiunto delle pennellate per mettere in evidenza i punti luce e i dettagli.

Nella stesura del colore secondo Kratter è importante tenere conto di tre parametri che definiscono la composizione: colori più chiari o più scuri, più caldi o più freddi e più luminosi o più opachi”. Tenuto conto di questo ha consigliato, soprattutto per coloro i quali iniziano ad avventurarsi nel mondo della pittura in plein air, di iniziare da composizioni estremamente semplici e di piccolo formato, avendo cura di allontanarsi frequentemente dalla composizione per osservarla nell’insieme. “Non abbiate fretta quando dipingete, potete prendervi il vostro tempo soprattutto se siete all’inizio”, ha dichiarato l’artista che ha affermato come il rapporto tra disegni brutti e disegni eccellenti aumenta quanto più si disegna. Kratter, che dipinge ad olio è stato anche il volto di Sennelier: nella sua palette non mancano mai alcuni colori del famoso brand francese, tra questi: l’Indian Yellow Orange, il Chinese Orange e il King’s Blue che egli utilizza abitualmente anche come neutro. 

One of the final touch of Paul Kratter’s demo painting

L’acquerellista Geoff Allen, che ha recentemente ricevuto l’Award of Excellence al Laguna Plein Air Invitational 2022 e il Best of Show alla mostra “Waterworks” presso la Laguna Plein Air Painters Association Gallery, ha rappresentato un caratteristico porch californiano in legno. Allen è solito cominciare la composizione con un disegno a matita, con il quale esegue un semplice studio dei valori tonali e sul quale in seguito stende un primo lavaggio molto diluito. con un grande pennello. Dopo la stesura di un secondo lavaggio inizia a lavorare ai singoli elementi che armonizza sul finire partire da colori saturi che a mano a mano desatura. 

Secondo Allen “connessione” è la parola chiave da tenere presente nella realizzazione di una composizione e che avviene a partire dalla connessione di grandi forme semplificate. Per potersi dedicare alla pittura, a prescindere che si tratti di pittura in plein air, secondo Allen è fondamentale “sentire la carta” e trovare i propri pennelli in modo da muoversi in maniera confidenziale sul foglio: ”Una volta che si inizia a creare i propri pennelli non c’è fine”, ha dichiarato l’artista che ama utilizzare vecchi pennelli spennacchiati per creare il fogliame degli alberi dando così forma alla sua percezione dell’immagine. Per la realizzazione dell’opera ha lavorato bagnato su bagnato spruzzando di tanto i tanto dell’acqua per mantenere umido il foglio:” l’umidità fa guadagnare tempo, moisture buys you time ha dichiarato l’artista. Da buon acquerellista Allen ha dichiarato di eseguire pennellate corte per evitare spiacevoli inconvenienti nel foglio che si può piegare creando spiacevoli effetti ondulati. Riguardo alla definizione dei dettagli che ha realizzato sul finire della composizione ha dichiarato: ”ogni piccolo dettaglio attira l’interesse dell’osservatore rendendolo così un’area focale. Questi sono tutti percorsi per l’occhio che attirano l’interesse dell’osservatore”. 

Geoff Allen’s final watercolor demo

L’artista inglese Clare Bowen ha portato i partecipanti tra i meravigliosi meandri del mare della della Cornovaglia, dove vive. Appassionata di scene marittime ha rappresentato un’imbarcazione che sul finire della composizione, ha abbandonato l’attracco. Se per Allen la parola magica era “connessione” per la Bowen la “semplificazione” è la chiave di lettura con la quale approcciarsi alla pittura in plein air. 

Mentre per  lo studio compositivo si è aiutata con il classico square che ne definisce parte della scena, per la stesura dei colori si è affidata ad una palette limitata  composta dai solo tre colori primari e dal bianco -che suggerisce di conservare in freezer per mantenerli freschi- con i quali ha realizzato una molteplicità di altri colori, semplificando il soggetto del quale scolpisce i bordi per perfezionare le forme. Secondo Bowen l’utilizzo di una palette limitata è molto utile per famigliarizzare con la composizione. 

Nel suo processo compositivo controlla spesso la ratio compositiva aiutandosi con il pennello mentre per la definizione dei valori tonali si affida ad un “value specs” (quello creato da Eric Rhoads e disponibile sul sito Streamline Publishing, è molto pratico e utile). Ha in seguito iniziato dal blocco delle forme con il quale ha stabilito una relazione tra i valori tonali a partire dai mid tones.

Bowen, che si è soffermata sull’importanza del mettere tutto in relazione ha invitato i partecipanti a cominciare con la rappresentazione di scene molto semplici realizzate in momenti particolari del giorno che non corrispondono né all’alba né al tramonto, quando le variazioni repentine di luce possono creare problemi per i meno esperti. “Parte della gioia dell’essere pittore è che puoi scegliere la storia da raccontare, la luce, i colori, i dettagli da enfatizzare, a partire dal fatto che tutto ruota intorno all’importanza dei valori tonali e della temperatura di colore” ha dichiarato l’artista. 

A frame from Clare Bowen’s oil painting demonstration

 Per chi ancora non lo sapesse Eric Rhoads, oltre ad essere un grande oratore e showman è anche un grande appassionato artista di plein air con un’esperienza pluridecennale alle spalle. Chi fra il pubblico ha avuto modo di partecipare a qualche evento Streamline Publishing conosce bene la sua storia. In occasione dell’ essential technique day Rhoads ha risposto, tenendo conto dell’esperienza personale e degli anni di esperienza a confronto con una molteplicità notevole di pittori, alle domande dei partecipanti, elargendo consigli pratici sul come approcciarsi alla pittura in Plein Air: dai materiali necessari  al cosa tenere conto durante la sessione pittorica, fino alla motivazione che spingono verso la pittura in Plein Air e l’importanza di abbracciare anche i momenti di sconforto che fanno parte del processo compositivo. Rhoads considera il tempo e l’attesa come due nemici personali durante le sedute in plein air. 

A frame from Eric Rhoads’ Plein Air Q&A

L’artista irlandese Steve Browning ha dato dimostrazione di una sessione in plein air utilizzando colori acrilici, con i quali ha ultimato il dipinto del Baily Lighthouse, a nord di Dublino. “I colori acrilici hanno la reputazione di essere la Cenerentola dei dipinti. Ma se funziona per David Hockney, per me va bene”, ha dichiarato l’artista che per ovviare il problema principale dell’acrilico, che tende ad asciugare molto velocemente, si è aiutato con un medium ritardante. Browning, preferisce abitualmente lavorare con una palette molto semplice e con la quale tende a non mescolare i colori. Ha inoltre dichiarato di non usare molta acqua per diluire il pigmento: un fattore importante questo che può creare frustrazione per chi non è pratico con questo medium. L’acrilico secondo Browning è un medium molto permissivo a differenza, per esempio dell’olio perchè consente di rimuovere una texture non gradita con della semplice carta vetrata. Inoltre nella stesura ad acrilico si possono usare indistintamente colori più o meno spessi nelle varie fasi compositive perchè: ”l’acrilico ha il grande pregio di lasciare libero l’artista”, ha dichiarato Browning. L’artista ha infine consigliato caldamente di sperimentare con la pittura acrilica in plein air “Non dipingete dalle immagini: uscite e scegliete una scena semplice e dipingetela su piccole dimensioni e divertitevi”, ha dichiarato l’artista che è anche l’autore di una serie di vecchi cartelli stradali sui quali ha rappresentato animali in via di estinzione. L’artista è infatti conosciuto nell’ambiente per il suo impegno contro il bracconaggio a tutela delle specie in via di estinzione. 

A frame from Steve Browning’s Acrylic demonstration

L’artista Judd Mercer ha sfidato le temperature glaciali di Denver, in Colorado, dove a maggio si svolgerà l’edizione 2023 di PACE, Plein Air Convention and Expo, per realizzare una composizione in plein air a gouache.  

Judd Mercer si considera:” un perenne ottimizzatore: più leggero, più veloce, più snello e più affidabile”. A dimostrazione di questa affermazione ha mostrato ai partecipanti il suo materiale necessario per la pittura in plein air: aiutandosi con una sedia estremamente leggera ha realizzato la composizione con una configurazione “no-easel” in cui aggancia due blocchi di carta per tecnica mista alla tavolozza appoggiata sulle ginocchia come un’unica “unità”. “Viaggiare estremamente leggeri quando si realizzano sessione in outdoor è fondamentale”, ha dichiarato l’artista. 

Se per la definizione della palette si considera un “casino” nella sessione dimostrativa si è mostrato eloquente tanto nelle nozioni informative che nella loquace presentazione dei passaggi tecnici, che analizza strizzando continuamente gli occhi per mettere a fuoco le forme e i valori tonali. Eseguendo un disegno a matita acquerellabile ha iniziato dalla stesura dei colori chiari per poi soffermarsi sui colori scuri, mettendo in evidenza gli highlight che ha infine enfatizzato scurendo ulteriormente le zone adiacenti. È tutta una questione di valori tonali e transizione graduale di colore”,“It’s all about value e shift of colors“, ha dichiarato l’artista che considera la gouache un meraviglioso medium che sa offrire contemporaneamente la trasparenza dell’acquerello e l’opacità dell’acrilico: “l’acquerello non è in grado di rendere i colori opachi, l’acrilico si asciuga troppo velocemente, l’olio può essere ingombrante su piccola scala, la gouache è la soluzione ottimale per me”, ha dichiarato l’artista che ha terminato la composizione in un continuo bilanciamento tra colori caldi e freddi. 

The final touches from Judd Mercer’s gouache demonstration

L’artista Aline Ordman è una pastellista pluripremiata e membro delle più prestigiose istituzioni dedite alla pittura a pastello. Dalla sua terra in Vermont ha rappresentato uno stralcio di paesaggio montano innevato. L’amore dell’artista per il pastello è dovuto alla sua versatilità, all’immediatezza e alla brillantezza del medium, resa ancora più visibile nella fasi pittoriche finali. “Nonostante possa essere tricky per chi non è esperto, soprattutto quando si ha a che fare con la pittura in plein air, il pastello è un mezzo in grado di offrire grandi soddisfazioni”, ha dichiarato l’artista.  

Nella sessione dimostrativa ha lavorato su una toned paper dalla quale ha estratto le luci compositive. Lavora abitualmente utilizzando un colore per volta che sceglie in base alle necessità e alle proprietà dei colori che tengono conto di:  valori tonali, temperatura e intensità dei colori, value, temperature and the intensity of the colors . La stessa pressione della mano rappresenta un elemento importante per l’artista che tende ad utilizzare il lato del pastello e a proposito della quale ha dichiarato: “Uso il lato del mio supporto perché dipingo dalla spalla e non dal polso… il che ti dà molta libertà di tratto”.

Nella stesura iniziale, nella quale identifica le masse tonali, non ha miscelato i colori ed è solo sul finire della composizione che è entrata nel vivo delle sezioni concentrandosi in particolare modo sul cielo che ha reputato molto più interessante del paesaggio boschivo in sottofondo. 

La scelta dei colori secondo la Ordman non rispecchia esattamente la realtà che invece preferisce interpretare a seconda delle emozioni che le suscita. 

“Quel che conta è lavorare sull’insieme, perché solo in questo modo si ottiene l’armonia cromatica di cui si ha bisogno, altrimenti si può completare un’area ma non si riesce a metterla in relazione”, ha dichiarato l’artista che è riuscita a catturare tutta la bellezza della prospettiva atmosferica in maniera armoniosa. 

A frame from Aline Ordman’s pastel demonstration

L’ultimo artista della giornata è stato Rich Gallego, insegnante con più di trent’anni d’esperienza alle spalle, che ha rappresentato, con colori ad olio, uno stralcio del paesaggio montano del County Park in Agua Dulce, CA. L’artista, che si considera una persona fortunata e grata di poter insegnare arte, ha un approccio compositivo molto particolare. Gallego sostiene infatti che in una composizione artistica è necessario eseguire un blockin molto semplice che metta in relazione non più di sette zone tonali. Un approccio che l’artista considera semplice e lineare e che è capace di suscitare ancora forti emozioni in lui, nonostante i numerosi anni trascorsi a dipingere. 

Nella scelta della palette ha utilizzato pochi colori: una scelta dettata dalla necessità di semplificare la composizione. Essendo la pittura in plein air basata sulla necessità di catturare le variazioni di luce è importante secondo Gallego fissare subito queste variazioni sul foglio. Nella composizione architettonica, giocata esclusivamente sui valori tonali e cromatici  Gallego ha sottolineato la necessità di eseguire forme e linee differenti, in modo da creare movimento all’interno della scena. Se nella prima parte del processo ha semplicemente “posato gli oggetti“ lasciando piccoli spazi nelle zone di luce, nella seconda parte ha cercato di rendere gli elementi in maniera più naturale possibile, assecondando i ritmi e le linee degli elementi naturali, come le rocce e le montagne.  Il risultato è stato un pezzo visivamente semplice, ma di grande effetto.

A frame from Rich Gallego’s blockin shapes

Fra le varie sessioni dimostrative c’è sempre spazio per i numerosi sponsors che sono diventati a tutti gli effetti parte di questi grandi eventi. Fra i Platinum Sponsors di Plein Air Live 2023, non poteva mancare Blick Art Materials che per le sue sessioni dimostrative si è affidato alle mani esperte di Susan Kuznitsky, grande pastellista che per molti anni ha affiancato Albert Handell, (una fra le voci più importanti nel paesaggio artistico americano a pastello) e Troy Kilgore originario dell’Indiana che ha mostrato l’attrezzatura necessaria per la pittura in plein air. 

Tutti i prodotti presentati durante le demo sono ovviamente disponibili sul sito di Blick Art Materials al seguente link: https://www.dickblick.com

La giornata dell’Essential Technique day è volta a termine e Miami Niche vi aspetta domani per entrare nel vivo degli eventi con l’apertura ufficiale di Plein Air Live, 2023. Seguiteci. 

(on the title: Rich Gallego’s final work painting demonstration)

A wonderful frame from LPAPA- Laguna Plain Air Painters Association
Finest Artists’Oil by Sennelier
Old Artist School presents Thomas W. Schaller and his Ultimate Watercolor Masterclass
One of the many gifts bestowed on the audience during the convention, the value specs by Eric Rhoads
The materials, Troy Kilgore’s demo for Blick Art Materials
Two minutes tips with Julie for Cheaper Joe’s

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