L’arte di Dino Valls: l’estrapolazioni del subconscio tra medicina e l’arte del passato.

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Richiamano le icone bizantine le opere d’arte dell’artista spagnolo Dino Valls. Nato a Saragozza nel 1956 Dino Valls ha conseguito la laurea magistrale in medicina e chirurgia e dal 1988 vive e lavora come artista a Madrid. Master IBEX e artista singolare, Dino Valls ha saputo coniugare la conoscenza anatomica della medicina con l’arte del passato fondendoli in una splendida forma di realismo figurativo contemporaneo. 

Noxa by Dino Valls 2006. Oil on wood, 25×25 cm

Le immagini dei suoi libri di studio hanno infatti lasciato un segno indelebile nella sua mente: lo studio della medicina, nella sua componente fisica e ancora di più in quella psicologica, rende questo artista fuori dagli schemi per l’abilità con la quale riesce a rendere la profondità del suo pensiero che riguarda l’esplorazione dei meccanismi più intimi della mente umana che si avventura nella profondità del cervello dal quale lui riesce a creare capolavori sorprendenti che richiederebbero giorni e giorni di studi e spiegazioni. 

Triptycha by Dino Valls, 2017. Oil and Silver Leaf/wood, 55×38 cm

Forte della sua conoscenza anatomica e abile dal punto di vista tecnico-manuale Dino Valls fa continuamente riferimento alla storia dell’arte attraverso l’utilizzo del colore oro dato dall’uso della foglia d’oro, per la scelta del supporto artistico, quasi esclusivamente legato al pannello di legno e nella scelta di rappresentare frequentemente dittici, trittici e polittici, particolarmente evocativi del passato. I suoi soggetti sono quasi esclusivamente femminili.

Luctus by Dino Valls, 2016. Oil on wood, 45×35.

 Il soggetto rappresentato in prevalenza sembra essere sempre quello: una giovane donna dagli occhi blu e dalle labbra che sembrano rovinate, quasi ferite che si rivolge direttamente allo spettatore in maniera enigmatica mettendone sottosopra il subconscio. Il corpo della donna è talvolta parzialmente coperto, legato, trattenuto da corde sottili che la avvolgono stringendola. Il suo sguardo è cupo, talvolta pensieroso mentre il corpo si contorce, si scompone in differenti scene o sezioni (l’artista afferma a tal proposito che: ”i suoi dipinti sono riflessi in cui l’ansia si è calmata, insieme ai processi dolorosi di una personalità divisa, in cui dorme la bestia più oscura che si trova dentro di l’essere umano”) e tiene fra le mani, sul corpo o in vicinanza, elementi simbolici descritti con minuziosità chirurgica.

det.of Iter Lapidum, 2010. Oil on wood. Polyptych 4 pieces, 52×136 cm.

I titoli delle opere sono sempre in latino, un riferimento alla nomenclatura medica. Se nei primi anni ’90 nei suoi lavori l’artista usava “sezionare” le sue figure utilizzando spesso l’uso della tempera all’uovo, e adattandola in maniera del tutto personale alle tecniche dei maestri del passato (italiani e fiamminghi del XV fino al XVII secolo in particolare) per creare nuove opere in combinazioni di tempera e olio, le sue opere più recenti sono ad olio e le figure appaiono spesso sezionate in “cassetti” o scatole a scomparti e sono ricche di elementi carichi di simbolismo che riflettono le allegorie del subconscio e la loro interazione a metà con l’irrazionale: ”Uso la mia pittura per fornire oscurità, disagio, tristezza”, afferma Valls.

Proscaenia by Dino Valls. Oil on wood, 100 x 70 cm.

Quello che faccio come artista è esplorare quella parte più oscura e sconosciuta dell’essere umano. La mia pittura è un modo per macchiare il bianco”, afferma l’artista. Oltre alle opere d’arte in sé Valls ha prodotto serie limitate dei suoi libri che sonodei capolavori di manifattura e cura dei dettagli: sono preziose e curiose allo stesso tempo. Valls ha esposto in importanti mostre sia in Europa che in America, ma se in Europa il pubblico ha accettato, apprezzato e ammirato di buon grado il suo lavoro, in America le critiche non sono tardate ad arrivare. Critiche alle quali l’artista, non privo del senso dell’umorismo, ha risposto dicendo che la sua arte è come un test di Rorschach in cui le persone vedono solo ciò che portano dentro di sé.

The paint in the title: 1-Limbus by Dino Valls, 2009. Oil on wood, 63×60 cm.

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